Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/09/19

RUSSIA, NUOVI PARTICOLARI (E PARECCHIE INCOGNITE) SULL’INCIDENTE NUCLEARE DI SEVERODVINSK

Russia, nuovi particolari (e parecchie incognite) sull’incidente nucleare di Severodvinsk

 

 

Cosa ha provocato la morte di cinque scienziati e radiazioni sopra la norma a Severodvinsk?


Dopo quasi un mese dal presunto incidente nucleare di Severodvinsk, in Russia, il numero di incognite su quanto è realmente accaduto supera quello delle certezze.

Sappiamo che ci sono stati dei morti, diversi feriti, e sono state riscontrate tracce significative di radionuclidi nella regione, tanto che Greenpeace ha chiesto maggiori chiarimenti alle autorità russe, mentre in Norvegia tra il 9 e 12 agosto sono stati rilevati lievi aumenti di radioattività

Precedenti informazioni sul presunto riarmo di Mosca raccontano di missili a testata e propulsione nucleare paragonabili agli Slam americani: i Burevestnik. Che sia stato provocato un incidente con uno di questi missili, partito forse dalla vicina base di Nenoksa, distante poco più di 30 chilometri da Severodvinsk?

Di tutte queste ipotesi avevamo parlato in precedenti articoli con il fisico nucleare Enrico D’Urso, intanto altri studiosi hanno fatto il punto su quello che è trapelato fino a oggi. Nature ne ha pubblicato un resoconto il 30 agosto, rilevando nuovi particolari e sollevando maggiori incognite.  


Data: 04.09.2019
Fonte: www.open.online

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