A un anno dall'elezione di Vladimir Putin alla presidenza della Russia, diritti fondamentali come la libertà di espressione, riunione e associazione sono gravemente minacciati dall'introduzione di leggi che limitano le libertà civili e politiche.
Dalle
multe eccessive per incontri pubblici "non autorizzati" alla legge che
stigmatizza ulteriormente la comunità Lgbti in Russia, dalla campagna
diffamatoria contro le organizzazioni non governative per i diritti
umani - definite "agenti stranieri"- alle definizioni ampliate e vaghe
di tradimento e spionaggio, dalla criminalizzazione alla persecuzione
per il reato di "offesa alla sensibilità dei credenti", queste leggi
hanno un effetto congelante sulla società civile e la libertà in
Russia.
Queste leggi sono introdotte per reprimere l'opposizione politica e gli attivisti della società civile. Queste e altre disposizioni restrittive analoghe violano la stessa Costituzione della Russia e i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e devono essere abrogate.
Queste leggi sono introdotte per reprimere l'opposizione politica e gli attivisti della società civile. Queste e altre disposizioni restrittive analoghe violano la stessa Costituzione della Russia e i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e devono essere abrogate.
Data: 19.11.2013
Fonte: www.amnesty.it
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