Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

03/12/13

AMNESTY INTERNATIONAL: FERMARE GLI ATTACCHI ALLA SOCIETA' CIVILE NELLA FEDERAZIONE RUSSA


A un anno dall'elezione di Vladimir Putin alla presidenza della Russia, diritti fondamentali come la libertà di espressione, riunione e associazione sono gravemente minacciati dall'introduzione di leggi che limitano le libertà civili e politiche.

manifestazione a San Pietroburgo ©Olga Maltseva/AFP/Getty Images 
Dalle multe eccessive per incontri pubblici "non autorizzati" alla legge che stigmatizza ulteriormente la comunità Lgbti in Russia, dalla campagna diffamatoria contro le organizzazioni non governative per i diritti umani - definite "agenti stranieri"- alle  definizioni ampliate e vaghe di tradimento e spionaggio, dalla criminalizzazione alla persecuzione per il reato di "offesa alla sensibilità dei credenti", queste leggi hanno un effetto congelante sulla società civile e la libertà in Russia. 

Queste leggi sono introdotte per reprimere l'opposizione politica e gli attivisti della società civile. Queste e altre disposizioni restrittive analoghe violano la stessa Costituzione della Russia e i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e devono essere abrogate.



Data: 19.11.2013
Fonte: www.amnesty.it

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