Riguardo il mio Novokemp, si è trattato di un’esperienza sorprendente.
Mi sono trovato benissimo, soprattutto con i
bambini, ho un bellissimo ricordo di loro e si sono mostrati molto “curiosi”
nei nostri confronti, curiosità che si è manifestata nel loro interesse e nella
loro pazienza nel cercare di spiegarci ciò che non capivamo più e più volte. Ed
è stato ciò, soprattutto all’inizio, a creare, per quanto mi riguarda, le basi
per un rapporto che continua, con molti, ancora oggi. Mi hanno dato molte emozioni
e molti sorrisi, e non li dimenticherò.
Ma non devo ringraziare solo i bambini, dato
che anche gli organizzatori, e tutta la gente che ha lavorato a Novokemp e che
lavora per Radimici, ha svolto un lavoro ineccepibile, aiutandoci con la lingua
e con le varie attività svoltasi nel campo.
È un lavoro che fanno con dedizione, e ciò è
importante, dato che si tratta di un’associazione e di un’iniziativa volta ai
bambini, e capace di cambiare la loro vita, di far vivere loro esperienze nuove
di comunione e allegria.
È stata certamente un’esperienza che mi ha
fatto conoscere nuovi mondi, nel senso che è stata capace di mettermi in
contatto con altre realtà, molto diverse dalle nostre, per quanto riguarda i
luoghi, le tradizioni e tutto ciò che c’è di caratteristico nella provincia
russa. L’esperienza, dal punto di vista linguistico, è stata importante, e ha
consolidato, se non accentuato, le conoscenze acquisite in questo mio primo
anno di studio.
Per tutte queste ragioni, racconterò
certamente di questa esperienza ai miei amici dell'università e, se ce ne sarà
l’opportunità, farò in modo che partecipino.
Infine, un grazie a chi ha
permesso che venissimo a conoscenza di questo progetto, e a chi l’ha reso
possibile.
Sergio
Calabrese
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