Il
circolo Legambiente “Il brutto anatroccolo” di Stresa-Baveno (Vb) propone ad
altri circoli, comitati, associazioni, enti di partecipare a vario titolo
(tramite partecipazione diretta, volontariato, partenariato, cofinanziamento,
donazioni ecc.) alla realizzazione di singoli o di una serie di progetti a
favore delle popolazioni di Cernobyl (bambini e ragazzi in primo luogo). Oltre
all’importanza di fare rete con altri soggetti, facciamo infatti fatica a
sostenere (sia a livello di risorse umane che finanziarie) tutti i progetti che
facciamo e che vorremmo fare.
Dal
2013 si è deciso di collaborare più strettamente con l’associazione non profit
russa “Radimici” di Novozybkov (l’unica organizzazione indipendente attiva
all’interno della “zona di Cernobyl”), che funge quindi da partner locale per
la maggior parte dei nostri programmi.
Oltre
ai progetti di risanamento dei bambini di Cernobyl russi (per cui è sempre più
difficile trovare risorse), pensiamo infatti sia fondamentale attivare
programmi di interscambio – culturali, ambientali, sulla convivenza – tra
adolescenti e ragazzi delle zone contaminate e quelli italiani nell’ottica di
una crescita comune e di uno sviluppo della società civile, esigenza primaria
nella provincia russa di oggi, dove mancano quasi totalmente associazioni,
dibattito pubblico, e dove dall’alto si sta sempre più diffondendo una cultura
nazionalista, militaresca, intollerante.
La
questione del risanamento dei bambini delle zone contaminate russe è
estremamente problematica: a parte il diminuire delle nostre quote di risanamento
in loco e dei viaggi di risanamento all’estero (già pochi, una goccia
nell’oceano), la cosa grave è il sempre maggior disimpegno dello stato russo
nel finanziamento delle vacanze di risanamento in zone non contaminate per i
bambini in età scolastica. Se nella vicina Bielorussia lo stato garantisce
ancora a tutti i bambini un viaggio-vacanza gratuito in sanatorio all’anno, in
Russia nel 2013 si è arrivati a non più del 30% dei bambini. Si parla dunque di
svariate migliaia di bambini e adolescenti che non escono mai dalle zone
contaminate.
L’altro
aspetto per noi fondamentale è quello dell’informazione e della sua diffusione:
- sia in Italia, per rimanere aggiornati su quello che succede nelle zone contaminate da Cernobyl (e da Fukushima) e sulle molte altre gravi questioni del nucleare in Russia, in Europa e nel Mondo (e a questo cerchiamo di dare un contributo con il nostro sito http://lerussiedicernobyl.blogspot.it/)
- sia nelle zone contaminate, dove è basilare che la popolazione sia costantemente e correttamente informata sulla situazione radiologica e su come vivere in zona contaminata con i minori rischi possibili sulla salute. In questo senso, vorremmo supportare Radimici nella diffusione – che non è mai abbastanza – del materiale informativo, soprattutto nei villaggi rurali, e nell’attività di educazione radiologica che effettua con le scuole locali.
L’informazione
è forse più importante del risanamento dei bambini all’estero o nei sanatori, perché
la stragrande maggioranza del tempo la gente la trascorre e la trascorrerà in
zona contaminata. La gente nella zona di Cernobyl fondamentalmente si ammala e
si ammalerà per le radiazioni a basse dosi a lungo termine che assume
quotidianamente, spesso per mancanza della prevenzione di base, per non aver
letto o applicato semplici procedure di radio-difesa alimentare di base. È
molto più importante convincere una famiglia a smettere di mangiare funghi
radioattivi che mandare il loro figlio all’estero o in sanatorio per un mese.
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