Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

04/12/13

PROPOSTE DI COLLABORAZIONE PER IL 2014 - LE RUSSIE DI CERNOBYL - IL BRUTTO ANATROCCOLO



Il circolo Legambiente “Il brutto anatroccolo” di Stresa-Baveno (Vb) propone ad altri circoli, comitati, associazioni, enti di partecipare a vario titolo (tramite partecipazione diretta, volontariato, partenariato, cofinanziamento, donazioni ecc.) alla realizzazione di singoli o di una serie di progetti a favore delle popolazioni di Cernobyl (bambini e ragazzi in primo luogo). Oltre all’importanza di fare rete con altri soggetti, facciamo infatti fatica a sostenere (sia a livello di risorse umane che finanziarie) tutti i progetti che facciamo e che vorremmo fare.
Dal 2013 si è deciso di collaborare più strettamente con l’associazione non profit russa “Radimici” di Novozybkov (l’unica organizzazione indipendente attiva all’interno della “zona di Cernobyl”), che funge quindi da partner locale per la maggior parte dei nostri programmi.

Oltre ai progetti di risanamento dei bambini di Cernobyl russi (per cui è sempre più difficile trovare risorse), pensiamo infatti sia fondamentale attivare programmi di interscambio – culturali, ambientali, sulla convivenza – tra adolescenti e ragazzi delle zone contaminate e quelli italiani nell’ottica di una crescita comune e di uno sviluppo della società civile, esigenza primaria nella provincia russa di oggi, dove mancano quasi totalmente associazioni, dibattito pubblico, e dove dall’alto si sta sempre più diffondendo una cultura nazionalista, militaresca, intollerante.

La questione del risanamento dei bambini delle zone contaminate russe è estremamente problematica: a parte il diminuire delle nostre quote di risanamento in loco e dei viaggi di risanamento all’estero (già pochi, una goccia nell’oceano), la cosa grave è il sempre maggior disimpegno dello stato russo nel finanziamento delle vacanze di risanamento in zone non contaminate per i bambini in età scolastica. Se nella vicina Bielorussia lo stato garantisce ancora a tutti i bambini un viaggio-vacanza gratuito in sanatorio all’anno, in Russia nel 2013 si è arrivati a non più del 30% dei bambini. Si parla dunque di svariate migliaia di bambini e adolescenti che non escono mai dalle zone contaminate.

L’altro aspetto per noi fondamentale è quello dell’informazione e della sua diffusione:
  • sia in Italia, per rimanere aggiornati su quello che succede nelle zone contaminate da Cernobyl (e da Fukushima) e sulle molte altre gravi questioni del nucleare in Russia, in Europa e nel Mondo (e a questo cerchiamo di dare un contributo con il nostro sito http://lerussiedicernobyl.blogspot.it/)
  • sia nelle zone contaminate, dove è basilare che la popolazione sia costantemente e correttamente informata sulla situazione radiologica e su come vivere in zona contaminata con i minori rischi possibili sulla salute. In questo senso, vorremmo supportare Radimici nella diffusione – che non è mai abbastanza – del materiale informativo, soprattutto nei villaggi rurali, e nell’attività di educazione radiologica che effettua con le scuole locali.
L’informazione è forse più importante del risanamento dei bambini all’estero o nei sanatori, perché la stragrande maggioranza del tempo la gente la trascorre e la trascorrerà in zona contaminata. La gente nella zona di Cernobyl fondamentalmente si ammala e si ammalerà per le radiazioni a basse dosi a lungo termine che assume quotidianamente, spesso per mancanza della prevenzione di base, per non aver letto o applicato semplici procedure di radio-difesa alimentare di base. È molto più importante convincere una famiglia a smettere di mangiare funghi radioattivi che mandare il loro figlio all’estero o in sanatorio per un mese.

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