Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/12/13

SILVIA - RELAZIONE NOVOKEMP 2013 (TURNO LUGLIO)



Novokemp 2013

Nel periodo di tempo compreso tra il 16 luglio e il 6 agosto 2013 io e tre studentesse universitarie della facoltà di Mediazione linguistica e culturale abbiamo svolto uno stage di volontariato presso il campo estivo per bambini “Novokemp”, situato nei pressi del paese di Suraž (regione di Brjansk). In quanto studentessa di lingua russa, mi è stata offerta questa possibilità dall’associazione Radimici, operante sul territorio delle aree contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl, in collaborazione con i circoli Legambiente di Stresa e Castronno.


Lo scopo della nostra presenza è stato quello di dare la possibilità a bambini e ragazzi della regione di Brjansk, i quali non hanno molte occasioni di entrare in contatto con persone di altre  nazionalità, di avere un contatto diretto con la lingua e la cultura italiana.

Per tutta la durata dello stage siamo state affiancate da Olga Budaeva, la quale ci ha sostenute (soprattutto durante i primi giorni del campo, nei quali ci siamo dovute adattare a condizioni di vita molto diverse da quelle a cui eravamo abituate) e ha collaborato con noi nella preparazione di tutte le attività a noi affidate.

La giornata era organizzata in modo tale da diversificare le varie attività e proporre ai ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 17 anni, laboratori e giochi che potessero interessare a persone di età, abitudini, istruzione ed estrazione sociale diversa. Durante la mattinata partecipavamo ai diversi laboratori, dopo aver aiutato gli animatori dell’associazione Radimici ad organizzarli, e tre volte a settimana gestivamo un nostro piccolo laboratorio: un breve corso di lingua italiana, al quale hanno partecipato con interesse sia bambini che ragazzi più grandi. L’esperienza di insegnamento della lingua italiana non è stata fine a se stessa ma un tassello molto importante per la mia formazione. Prima di partire avevo infatti richiesto una borsa di studio presso il Ministero dell’Istruzione italiana per l’insegnamento della lingua italiana in Russia e Novokemp rappresentava quindi un primo passo verso una possibile carriera nell’insegnamento a ragazzi di nazionalità russa.
Le attività svolte al pomeriggio consistevano principalmente in giochi organizzati a tappe, ai quali noi prendevamo parte in qualità di responsabili di una stazione di gioco, seguendo le istruzione fornite dai vari responsabili. Durante il tempo libero tra un’attività e l’altra, quando le giornate erano più calde, organizzavamo dei giochi all’aria aperta molto diffusi in Italia, come il gioco “ruba bandiera”, utilizzando parole, numeri o espressioni che avevamo insegnato loro durante le lezioni.  Vedere che ricordavano molto bene i nostri insegnamenti è stata una grande soddisfazione! 

Le attività serali consistevano in spettacoli, ai quali i responsabili e i bambini, divisi in varie squadre, prendevano parte preparando un numero a scelta e/o danze libere che si tenevano nella discoteca del campo. Noi stesse ci siamo cimentate molto spesso in balli e canzoni tipici della tradizione italiana, come ad esempio ballare la tarantella accompagnate da alcuni ragazzi e ragazze del campo ed è stato veramente molto divertente, soprattutto durante le prove che precedevano lo spettacolo. Al termine della giornata, tutti i responsabili erano tenuti a partecipare ad una riunione serale, al fine di esprimere le proprie opinioni e sensazioni in merito alla giornata appena trascorsa e di preparare le attività del giorno seguente. Oltre alle attività ordinarie appena descritte, sono state organizzate alcune giornate a tema, come giornate dedicate agli indiani, ai pirati, il giorno di Natale, la giornata internazionale e il giorno dell’Italia, nel quale è stato organizzato un gioco a tappe, ciascuna della quali era dedicata ad un tema significativo per la cultura italiana. 

Vivere, lavorare e parlare con persone che hanno una diversa cultura ha sicuramente contribuito alla mia crescita e formazione, soprattutto nell’ambito dell’apprendimento della lingua russa. Inoltre è stato veramente molto interessante osservare da vicino lo stile di vita nella provincia russa, ben diverso da quello che avevo avuto modo di osservare nel precedente viaggio in Russia, a San Pietroburgo. Inoltre, grazie alla disponibilità dei nostri responsabili dell’associazione Radimici, abbiamo avuto modo di uscire dal campo e visitare alcune città vicine, come Novozybkov, Suraz e Brjansk. 

Silvia Iezzi

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