Prodotti importati da zone radioattive: servono piu’ controlli
L’arrivo in Italia di prodotti contaminati dalle radiazioni nucleari (pellet, frutti di bosco, funghi, legno, ecc.) riapre anche nella nostra Penisola la questione dei limiti di radionuclidi consentiti per l’importazione di prodotti alimentari. “Chiediamo con forza – afferma Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale Legambiente - maggiori e migliori controlli sui prodotti agroalimentari importati in Italia da zone contaminate radio attivamente, come ad esempio quelle limitrofe a Chernobyl o Fukushima. I paesi colpiti dal disastro di Chernobyl, o quello di Fukushima, hanno posto sui prodotti agroalimentari contaminati limiti più restrittivi rispetto a quelli europei con la conseguenza che i prodotti alimentari che non possono più essere commercializzati sono, invece, legittimamente importati dai paesi dell'Unione Europea e venduti all'interno dell'Europa. Il Parlamento italiano e la Commissione Europea attui provvedimenti specifici per rivedere e abbassare i limiti di radioattività consentita per tutelare così consumatori, italiani ed europei, rispetto al rischio di alimentarsi nella dieta quotidiana con prodotti che altri paesi considerano radioattivi”.
Leggi tutto...
Data: 15.12.2013
Fonte: www.ecoseven.net
L’arrivo in Italia di prodotti contaminati dalle radiazioni nucleari (pellet, frutti di bosco, funghi, legno, ecc.) riapre anche nella nostra Penisola la questione dei limiti di radionuclidi consentiti per l’importazione di prodotti alimentari. “Chiediamo con forza – afferma Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale Legambiente - maggiori e migliori controlli sui prodotti agroalimentari importati in Italia da zone contaminate radio attivamente, come ad esempio quelle limitrofe a Chernobyl o Fukushima. I paesi colpiti dal disastro di Chernobyl, o quello di Fukushima, hanno posto sui prodotti agroalimentari contaminati limiti più restrittivi rispetto a quelli europei con la conseguenza che i prodotti alimentari che non possono più essere commercializzati sono, invece, legittimamente importati dai paesi dell'Unione Europea e venduti all'interno dell'Europa. Il Parlamento italiano e la Commissione Europea attui provvedimenti specifici per rivedere e abbassare i limiti di radioattività consentita per tutelare così consumatori, italiani ed europei, rispetto al rischio di alimentarsi nella dieta quotidiana con prodotti che altri paesi considerano radioattivi”.
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