Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

20/07/10

AI DUE SENZA PATRIA

L'associazione "Mondo in cammino" fa un appello a chi possa contribuire alle spese per l'invito in Italia a settembre 2010 dello scienziato bielorusso Jurij Bandazhevskij e dell'attivista ceceno Akhmed Gisaev per consentire loro un periodo di riposo e ridare loro quella dignità di parola di cui sono stati privati.

Il primo vaga fra Francia, Lituania, Ucraina, non potendo rientrare in Bielorussia dopo essere stato imprigionato per aver denunciato le vere conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl, lontano dai suoi affetti (la moglie, le figlie, la nipotina). Il "passaporto della libertà" ricevuto dalla Comunità Europea è un documento che, purtroppo, non scalda il suo cuore e non lo aiuta nella lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Akhmed Gisaev ha trovato rifugio a Oslo. Le ferite delle atroci torture a cui è stato sottoposto sono adesso più nell'anima che nel corpo. Poco tempo fa ha finalmente ricevuto il passaporto che gli permette di girare per l'Europa, ma non più di tornare nella Federazione Russa.

Afferrati il cuore con entrambe le mani
Quel vecchio riccio
E cuciti ben strette le ferite
con un punteruolo da ciabattino, come quando si rattoppa una scarpa
E viaggia in ogni luogo del pianeta
Ma taci
Almeno fino alla fine della vita
Apti Bisultanov, poeta ceceno
Link alla pagina su Jurij Bandazhevskij

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