Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

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"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/07/10

UNA NAVE CISTERNA “RADIOATTIVA” È AFFONDATA NEI PRESSI DI MURMANSK


Al Ministero per le emergenze della regione di Murmansk hanno in programma di riportare in superficie parte dello scafo della nave cisterna di media grandezza “Severka”, la quale due settimane fa è affondata nel golfo di Kola alla banchina dei Cantieri di riparazioni navali n. 10 nella città di Poljarnyj. L’incidente è avvenuto il 24 maggio, tuttavia si è saputo solo la sera del lunedì. A raccontare per primo dell’incidente è stato il blogger e impiegato dei Cantieri n. 10 Maksim Severkov.

Severkov ha scritto che ai Cantieri n. 10 è affondata la base galleggiante “Severka”. Dal 1978 al 1993 su di essa fu trasportato combustibile nucleare lavorato lungo la rotta Zapadnaja Lica-Murmansk. «Ci si può immaginare quanto “sporco” radioattivo essa abbia accumulato. E ora sarà interessante sapere cosa ci aspetta in futuro. Il 25 maggio al suo posto è stata messa un’altra nave, altrettanto in disuso e “contaminata”» – ha scritto il blogger. Soltanto in giugno se ne sono interessati anche i giornalisti.

Secondo il rappresentante del Ministero per le emergenze l’imbarcazione è affondata casualmente. «Al momento dell’inabissamento dalla nave cisterna erano stati staccati tutti gli impianti ed erano in corso i lavori di smontaggio delle strutture sopra il livello dell’acqua. Tuttavia lo scafo metallico della vecchia imbarcazione, la cui costruzione risale al 1954, non ha retto la tensione e durante lo smontaggio dei restanti impianti a prua è iniziato il sollevamento della poppa. Nelle stive a prua è iniziata a entrare acqua. Le squadre d’emergenza su due rimorchiatori hanno tirato la nave cisterna verso la riva della zona acquea dei Cantieri n. 10 e l’hanno legata alla banchina, ma in meno di quattro ore la “Severka” è affondata.»
«A marzo di quest’anno dalla “Severka” sono stati staccati i container con le scorie radioattive solide. E sempre in marzo e in aprile sono stati effettuati i lavori di pulizia e disinfestazione di tutte e tre le stive. Al momento dell’affondamento l’imbarcazione non costituiva un pericolo radioattivo per l’ambiente», ha detto ai giornalisti il direttore generale dei cantieri di riparazione navale n. 10 Arkadij Oganjan.

Tuttavia i rappresentanti di alcune organizzazioni ambientaliste, in particolare di “Bellona-Murmansk”, ritengono che, essendo la base galleggiante stata utilizzata per lungo tempo per il trasporto di combustibile nucleare lavorato, è del tutto verosimile che sull’imbarcazione potessero trovarsi scorie radioattive solide e locali contaminati.

Data: 08.06.2010
Fonte: www.gazeta.ru
Traduzione: S.F.

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