Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/07/10

NEI MERCATI SPONTANEI DELLA REGIONE DI NIKOLAEV SI POSSONO TROVARE FRUTTI DI BOSCO DI CERNOBYL

Gli smaliziati venditori, per i quali l’unica cosa che conta è guadagnare di più, non hanno scrupoli. In particolare, quando smerciano frutta, verdura e frutti di bosco.

Nei mercati spontanei di Nikolaev, Pervomajsk, Južnoukrainsk e di altre città della regione si possono oggi trovare frutti di bosco. Da dove vengano queste bacche, i venditori non sempre lo dicono, e i compratori non sempre lo chiedono.

Com’è noto, in questi mercati illegali manca il controllo sanitario e veterinario. Non bisogna fare complimenti nell’esigere dai venditori il certificato di qualità, l’attestato di controllo radiologico, perché i frutti di bosco possono benissimo provenire dalla zona di Cernobyl. Come assicurano gli specialisti, anche la cottura termica in questi casi non aiuta a liberarsi dei radionuclidi.

Data: 27.07.2010
Fonte: www.niknews.mk.ua
Traduzione: S.F.

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