Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

07/07/10

I POMORY SI SCHIERANO CONTRO IL CIMITERO NUCLEARE

Gli abitanti della riva di Tersk della penisola di Kola sono in allarme a causa dei piani di costruzione nei pressi del villaggio di Kuzreka di un cimitero di scorie radioattive.

Il villaggio di Kuzreka si trova in un tratto ecologicamente incontaminato della riva del Mar Bianco ed è un popolare luogo di vacanza per villeggianti e turisti. Dell’esistenza del progetto di costruzione del cimitero nucleare gli abitanti locali lo hanno saputo per caso, da alcuni turisti che avevano letto la notizia su Internet. In seguito attraverso i mass-media regionali la cosa è giunta anche alle autorità provinciali. Risulta che la zona di Kuzreka è tra quelle segnalate come possibili per la dislocazione nella regione di un grosso cimitero di scorie radioattive.Secondo il progetto, le scorie verrebbero trasportate al cimitero dalla Carelia, dalle regioni di Archangel’sk e Murmansk. […]

«Questo è come un colpo al cuore», ha confidato ai giornalisti il presidente della provincia di Tersk Segej Volkov. «Con una mano si sviluppa il turismo, e con l’altra lo si affossa, facendolo scappare dalla provincia. Sebbene il governo regionale ci appoggi pienamente – da più di un anno il territorio della riva di Tersk è stato infatti ufficialmente riconosciuto per lo sviluppo prioritario del turismo. Ma il cimitero cancella tutti i nostri piani» […]

Intanto nella provincia di Tersk si stanno sviluppando 47 tipi di turismo: geologico, ecologico, ittico, storico-etnografico, cicloturismo, rafting ecc. E non c’è da meravigliarsi, in quanto la riva di Tersk è piena di luoghi d’attrazione naturali ed etnografici. […] E i discendenti dei pomory di Murmansk confidano proprio nello sviluppo del turismo per una rinascita economica della loro regione. E tuttavia, se verrà costruito il cimitero nucleare, la zona perderà immediatamente la reputazione di territorio ecologicamente incontaminato, con la conseguente perdita dei turisti.

Per ora la costruzione rimane a livello di progetto a lungo termine, ma il pericolo è reale. Nella Duma statale infatti si sta approntando in seconda lettura una nuova legge federale sulle scorie radioattive, la quale NON tiene conto del parere degli abitanti locali nel dislocamento dei cimiteri nucleari. Vale a dire che l’onnipotente agenzia Rosatom non considera proprio il popolo.

«Se il progetto di legge passerà, per la riva di Tersk ci sarà una grande probabilità di ripetere lo spaventoso destino delle zone intorno all’impianto “Majak” di Čeljabinsk» – mette in guardia l’ecologo Jurij Ivanov. «La gente potrà certamente decidere di protestare in vari modi, ma non è certo un segreto che al giorno d’oggi per qualsiasi manifestazione non autorizzata si possa finire in prigione.»

Data: 01.07.2010
Fonte: www.bellona.ru
Autore: Aleksej Pavlov
Traduzione: S.F.

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