Il Centro del Sole circolo di Legambiente (Vb), insieme al circolo di Castronno (Va), si fa promotore dal 2010 del coordinamento “Le Russie di Cernobyl” per dare una base più solida e nuovo slancio ai progetti e alle iniziative in favore dei bambini russi, ucraini e bielorussi residenti nelle zone rimaste contaminate dalla catastrofe nucleare di Cernobyl del 1986.
In quelle zone contaminate vivono oggi circa tre milioni di persone tra Bielorussia, Russia e Ucraina che assumono quotidianamente piccole dosi di radiazioni attraverso la catena alimentare. A differenza degli effetti delle radiazioni più forti, quelle iniziali, che hanno portato all’aumento del cancro della tiroide soprattutto nei bambini, non si sa quali conseguenze potrà avere sulla salute dell’uomo la costante assunzione a lungo termine di piccole dosi di radiazioni. Ricordiamo che quelle terre si libereranno degli ultimi elementi radioattivi tra 25.000 anni.
Negli ultimi anni l’intervento dell’associazione si è concentrato maggiormente nella zona di Cernobyl russa – nelle province di Novozybkov e Zlynka della regione di Brjansk – in quanto particolarmente depressa a livello socio-economico e dimenticata sia dallo stato russo che dalla maggior parte delle organizzazioni umanitarie internazionali. Illustriamo di seguito i programmi per il 2010.
Continua anche quest’anno il risanamento dei bambini delle zone contaminate presso il sanatorio Dubrava. A partire dal 2007, in alternativa all’accoglienza dei bambini di Cernobyl in Italia si è deciso di finanziarne il risanamento in loco, in una struttura di cura e vacanza che si trova in Russia in zona pulita. Al sanatorio i bambini passano tre settimane fuori dalla zona contaminata, fanno tutte le procedure sanitarie necessarie, il controllo della radioattività (in media in 21 giorni smaltiscono tra il 25 e il 30% delle radiazioni interne), e usufruiscono dell’ottimo programma ricreativo. Fino a oggi tramite Legambiente sono stati “risanati” 380 bambini. Nel 2010 è previsto l’invio di due gruppi di bambini presso il centro Dubrava: 44 bambini a luglio (turno felicemente concluso) e 20-40 a dicembre. Per quest’ultimo turno si stanno cercando sponsor per mandare più bambini possibile. Il costo della retta di risanamento per un bambino è di 370 €.
Negli ultimi due anni, oltre ai progetti di solidarietà, “Le Russie di Cernobyl” ha iniziato a sviluppare progetti di scambio culturale e diffusione del volontariato nelle province dei paesi di Cernobyl, cercando di coinvolgere in maniera più paritaria i soggetti locali (soprattutto i ragazzi delle scuole), valorizzandone le capacità, la tradizione artistica e culturale, confrontandosi sui temi dell’ecologia.
A settembre 2010, saranno ospiti per 15 giorni a Stresa, per uno scambio culturale, otto bambini della Scuola d’arte di Novozybkov (Russia). I bambini, accompagnati da un’insegnante d’arte, soggiorneranno a Villa Sole e visiteranno le scuole di Stresa e Baveno, interagendo con i bambini locali e creando opere pittoriche. Essendo questo progetto alla sua terza edizione, nelle scuole di Stresa, Feriolo e Gignese si possono ammirare i grossi pannelli disegnati dai bambini russi negli scorsi anni.
Lo scambio culturale rientra nel più ampio programma “Coloriamo Cernobyl” in collaborazione con la scuola d’arte di Novozybkov, che prevede la partecipazione dei bambini delle scuole italiane (ormai per il 5°anno) al concorso internazionale di disegno “Io disegno il mio mondo e ve lo regalo”, la diffusione di una mostra di disegni di bambini e ragazzi di tutta la Russia.
Nel mese di novembre 2010, una delegazione di volontari di Stresa e Baveno (con in testa il sindaco, che ha già partecipato a due viaggi negli anni passati) si recherà nella zona di Cernobyl in Russia per monitorare l’andamento dei progetti in loco e sviluppare nuovi programmi. Durante la permanenza in quelle terre, si visiteranno scuole di villaggio, ambulatori medici, istituzioni locali. La delegazione, ormai una tradizione a scadenza annuale, è importante anche per mantenere e sviluppare i rapporti di lavoro e d’amicizia con i referenti locali (la buona riuscita di un progetto di cooperazione spesso dipende anche da questo), per far conoscere i volontari italiani con quelli russi, e per avere il polso aggiornato della situazione della vita della gente in quei territori.
Una tappa importante del viaggio di novembre sarà la cittadina russa di Klincy, dove, con il nuovo anno scolastico, partono ufficialmente i programmi in collaborazione con i ragazzi e gli insegnanti volontari del locale ginnasio intitolato a Jurij Gagarin che, a quanto sembra, visitò pure lui la cittadina dopo le sue imprese cosmiche. I ragazzi di Klincy svolgeranno, in ottobre, per la prima volta autonomamente la campagna di Legambiente “Puliamo il mondo” in alcune cittadine russe, e a novembre ci consegneranno il materiale di rendiconto. Inoltre, per il programma “Le memorie di Cernobyl” stanno preparando una serie di materiali di testimonianza sulla liquidazione della centrale di Cernobyl del 1986. A novembre è previsto un incontro con alcuni “liquidatori”, quegli uomini, per lo più pompieri e militari, che da tutta l’ex Unione Sovietica furono inviati a liquidare, cioè a ridurre i danni provocati dalla catastrofe radioattiva. Il prezzo da loro pagato per quelle missioni a Cernobyl è stato molto alto: alcuni sono morti, quasi tutti hanno avuto la salute compromessa.
Il programma di stimolo e supporto del volontariato nella provincia russa, oltre al ginnasio di Klincy, prevede la sua diffusione in altri enti e soggetti interessati, come ad esempio la Scuola n. 4 di Novozybkov, dove l’insegnante di informatica e nostra referente Marija Burceva sta formando un eko-club giovanile con cui attuare programmi in collaborazione.
Fondamentale per l’associazione è l’intervento nei villaggi di campagna, dove la situazione è particolarmente povera e depressa e i bambini vivono i maggiori disagi socio-famigliari. Oltre all’invio dei bambini di villaggio al sanatorio Dubrava, cosa che ormai avviene da anni, si sta progettando una sorta di gemellaggi tra alcuni villaggi russi e comunità italiane (comuni, associazioni, comitati, scuole) che comportino sia interventi di aiuto sia programmi di scambio e culturali con le scuole. Questo per dare una struttura più continuativa alle precedenti esperienze di interventi in alcuni villaggi, come la ristrutturazione della scuola di Vereschaki da parte del Centro del Sole o dell’ambulatorio medico di Dobrodeevka da parte del Comune di Baveno.
Buona parte del lavoro è dedicato all'aggiornamento e all'arricchimento di questo sito: a parte le novità e i documenti sui progetti, vi sono la ricerca in Internet e la traduzione in italiano di materiali interessanti in lingua russa - dedicati a Cernobyl ma anche ad altre questioni ambientali e sociali - dai siti russi, bielorussi e ucraini (news, articoli, interviste, memorie, opere letterarie, musicali, figurative, cinematografiche, teatrali ecc.). Le idee per arricchire il sito sono sempre più del tempo a disposizione...
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