Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/07/10

«I BAMBINI DI CERNOBYL» HANNO PAGATO CON LA SALUTE

Sembra che della tragedia di Cernobyl non ce ne si voglia ricordare. Come se fosse passato un temporale, tutti si fossero bagnati, poi asciugati, e poi avessero dimenticato. Ma non è tutto così semplice. I problemi che abbiamo sono seri, e sono tutt’altro che finiti.

Le conseguenze di questa terribile tragedia gli endocrinologi la osservano quotidianamente nei loro studi medici, visitando quei giovani che nel 1986 erano bambini o adolescenti. I chirurghi eseguono non meno di tre operazioni al giorno, asportando tumori alla tiroide.

Nikolaj Gul’čin, primario del Centro cittadino di endocrinologia di Kiev, ritiene che sia ancora presto per rilassarsi.

– Nell’aria fu rigettato moltissimo iodio radioattivo, – racconta Nikolaj Vasil’evic. – I bambini allora ne presero dosi elevatissime. Questo ha portato a mutazioni a livello cellulare. E sullo sfondo dell’irradiazione hanno cominciato a svilupparsi per lo più cancri papillari. Il numero maggiore di casi di cancro è stato registrato tra gli abitanti di Kiev e delle regioni di Kiev, Volynsk e Žitomir, nonché della zona del Poles’e. Se prima della catastrofe di Cernobyl questa patologia faceva registrare 2,5-3 casi su 100.000 abitanti, attualmente nella regione di Kiev ne fa registrare 13,5 su 100.000 abitanti. Più spesso il cancro s’incontra in quel gruppo di persone che all’epoca dell’incidente erano bambini o adolescenti (e che ora hanno tra i 25 e i 43 anni).

Per diagnosticare in tempo il cancro, gli specialisti seguono molto attentamente le forme nodulari del gozzo sullo sfondo delle diverse patologie della ghiandola tiroidea. Ci sono sintomi peculiari per questi noduli: sono molto compatti, per lo più situati nella trachea, nell’istmo; attraverso l’ecografia sono visibili senza contorni distinti. Tali noduli sospetti dal punto di vista del cancro sono soggetti a biopsia punch sotto controllo ecografico. Praticamente tutti i cancri della tiroide sono curabili (a parte quelli molto maligni). La percentuale di chi resta in vita è del 98%. L’importante è una diagnosi tempestiva delle persone bisognose di cura. […]

Data: 27.07.2010
Fonte: www.aif.ua
Autore: Tatjana Bodnja
Traduzione: S.F.

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