Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

17/04/10

DIPLOMATICO GIAPPONESE: «LA SITUAZIONE CON LE RADIAZIONI IN BIELORUSSIA IN 24 ANNI NON È MIGLIORATA»

Matsuzaki Kijosi ritiene che per risollevarsi dopo la tragedia di Cernobyl la Bielorussia abbia bisogno di molto tempo e di un’ingente somma di denaro. Lo ha dichiarato all’apertura della conferenza scientifica internazionale «L’ecologia dell’uomo nel periodo postcernobyliano».
Secondo il diplomatico, affinché la gente possa vivere tranquillamente nei territori rimasti contaminati dall’incidente di Cernobl c’è ancora tantissimo da fare.
«Noi riteniamo che recare aiuto alle persone vittime di Cernobyl sia uno dei compiti più importanti dell’umanità contemporanea» – ha dichiarato il console temporaneo. A nome del popolo giapponese, egli ha rivolto l’attenzione delle persone di tutto il mondo a una corretta comprensione del livello di gravità della catastrofe di Cernobyl.
«La situazione con le radiazioni in Bielorussia in 24 anni non è migliorata». La prova che gli effetti dell’esplosione alla centrale nucleare di Cernobyl si faranno sentire ancora per più di una generazione è l’esperienza degli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. Nonostante che dal bombardamento atomico di queste città siano passati più di 60 anni e per aiutare le vittime siano stati fatti non pochi sforzi e spesi moltissimi soldi, a tutt’oggi essi, i loro figli e i loro nipoti vivono con il timore per la propria salute.
«Ora nel mondo funziona una grande quantità di centrali nucleari, e si continua a costruirne» – fa notare il diplomatico. « Perciò in tale situazione il problema del superamento dei danni causati da un’esplosione nucleare non riguardano soltanto la Bielorussia o il Giappone, bensì tutti i popoli del mondo».
Matsuzaki Kijosi spiega che uno degli indirizzi dell’impegno del governo giapponese per aiutare le vittime di Cernobyl è il sostegno agli ospedali locali. Negli ultimi due anni sono state acquistate apparecchiature mediche per più di 10 ospedali provinciali delle regioni di Mogilëv e di Gomel’.

Data: 24.11.2009
Fonte: www. charter97.org
Traduzione: S.F.

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