Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

20/04/10

A MINSK SI VENDONO PRODOTTI ALIMENTARI CONTAMINATI

Il membro corrispondente dell’Accademia nazionale delle scienze di Bielorussia Ivan Nikitčenko riporta numerose infrazioni, rilevate da scienziati, nella sfera del commercio al dettaglio di prodotti alimentari. Secondo lo scienziato, alcuni mercati alimentari di Minsk non danno le informazioni sul contenuto di radionuclidi nei prodotti.
Nikitčenko afferma che durante un controllo nell’autunno 2009 al mercato alimentare Zapadnyj di Minsk soltanto un venditore aveva il certificato che attestava la purezza dei prodotti in vendita. «La direzioni del mercato si è rifiutata di rilasciare informazioni sulla contaminazione dei prodotti». […] La stessa situazione si è ripetuta al mercato Rakovskij della capitale. […]
Ivan Nikitčenko ritiene che in Bielorussia bisognerebbe dire di no ai livelli ammissibili di contenuto di radionuclidi nei prodotti alimentari. Lo scienziato ha fatto notare che a causa delle posizioni governative non gli è riuscito di effettuare il progetto “Supporto informativo alla popolazione residente nei territori contaminati tenendo conto delle condizioni regionali”.
Al “Centro di supporto alle iniziative per Cernobyl” è stato negato senza motivazione alcuna il nulla osta a un progetto pilota per la coltivazione di colture agricole non contaminate e per garantire la difesa radioattiva delle popolazione. […]

Data: 25.01.2010
Fonte: www. telegraf.by
Traduzione: S.F

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