Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

29/04/10

LA CARTA NUCLEARE DELL’UCRAINA

La spaventosa tragedia avvenuta alla centrale nucleare di Cernobyl 24 anni fa ha costretto il mondo a cambiare in modo cardinale il suo atteggiamento nei confronti dell’energia nucleare. Di continuo vengono introdotti nuovi sistemi di sicurezza, misure di protezione senza precedenti, e tuttavia la gente non ha da stare tanto più tranquilla. Le minacce infatti, come prima, sono ovunque!
“Blik” pubblica una carta degli impianti più pericolosi per tutto ciò che è vivente che si trovano sul territorio dell’Ucraina.

Complessi speciali
Impianti sotterranei in cemento armato in cui vengono stivati e a mano a mano utilizzati i materiali radioattivi: gli indumenti speciali, gli strumenti di lavoro ecc. Nel complesso speciale più grosso, a Char’kov, sono custoditi 68 kg di uranio arricchito, al quale l’Ucraina vorrebbe dire di no.

Il combustibile esaurito
Dei depositi ne esistono presso ogni centrale nucleare. Il combustibile nucleare viene in essi conservato per alcuni anni per farlo “raffreddare” tanto da raggiungere un fondo radioattivo compatibile con il trasporto. Tutto il combustibile esaurito viene portato in Russia: solamente il 3% di esso sono scorie, il resto sono componenti utili che si possono utilizzare sia nella scienza, sia nella produzione.

Reattori di ricerca
In Ucraina ce ne sono due, a Kiev e a Sebastopoli. Sono stati costruiti per ricerche e studi scientifici di vario tipo. Le normative di sicurezza per tali reattori sono simili alle normative delle classiche centrali nucleari. Nell’Istituto di ricerche nucleari NAN dell’Ucraina a Kiev si trovano 13 kg di uranio arricchito. Altri 20 sono conservati presso l’Istituto nazionale per l’energia nucleare di Sebastopoli.

Centrali nucleari
Nelle centrali ucraine il livello di dispersione delle radiazioni nell’ambiente è nel caso peggiore dell’1% del limite ammesso. Le centrali sono suddivise in tre zone:
1. Zona di produzione, dove si trovano il reattore e gli altri impianti.
2. Zona di protezione sanitaria – nel raggio di tre km intorno alla centrale, in cui è proibito pascolare il bestiame, coltivare ortaggi e vivere.
3. Zona di sorveglianza – fino a 30 km dalla centrale. Qui viene effettuato un controllo scrupoloso degli effetti della centrale nucleare sull’ambiente circostante.

Miniere
La minaccia maggiore per le persone e per la natura è portata dall’impianto montano di arricchimento di Žëltye Vody, dove per lungo tempo in regime di assoluta segretezza è stato estratto e trasformato l’uranio. I sistemi di controllo radioattivo dell’impianto si trovano in condizioni disastrose, montagne di minerale di uranio esaurito giacciono a cielo aperto, la polvere radioattiva viene diffusa dal vento, sotto l’azione delle piogge e della neve le radiazioni penetrano nel terreno.

Stato attuale delle centrali nucleari in Ucraina
La centrale nucleare di Cernobyl è chiusa, non è in funzione.
La centrale nucleare di Zaporož’e è in funzione. È la più grande in Europa e la terza nel mondo.
La centrale nucleare di Rivno è in funzione. Nel 2011 si dovrebbero dismettere dall’utilizzo due reattori.
La centrale nucleare di Chmel’nickij è in funzione. È la più giovane tra le centrali nucleari ucraine. È in programma di ampliarla.

Commenti degli specialisti

Vladimir Borejko, ecologo:
– Perfino nei reattori di ricerca ci sono stati degli incidenti, ma questo è messo a tacere. Anche l’atomo pacifico è pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. Non è un segreto che nelle più piccole particelle sotto l’effetto delle radiazioni hanno luogo mutazioni irreversibili. Ad esempio, in un organismo unicellulare come il paramecium caudatum, che vive nelle acque di scolo dei reattori, sono state rilevate delle mutazioni spaventose. E inoltre non c’è alcuna garanzia che un incidente come quello di Cernobyl non possa ripetersi un domani!
Sergej Barabašev, vicepresidente della Società nucleare ucraina:
– La probabilità di un incidente come quello di Cernobyl esiste in tutte le centrali nucleari, ma è molto bassa – 1 caso ogni miliardo di anni. Questo perché in ogni centrale funzionano ininterrottamente dei sistemi automatici di controllo. Essi monitorano tutto nel raggio di 30 km. E non accorgersi di un aumento del livello delle radiazioni è semplicemente impossibile. Si tenga poi conto che nelle centrali i campioni sono prelevati manualmente, viene controllato tutto: l’acqua, il terreno, l’aria, le piante e anche i prodotti alimentari.

Data: 26.04.2010
Fonte: www.blik.ua
Autrice dell’articolo: Dar’ja Musteca
Traduzione: S.F.

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