Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/05/16

IL PRANZO È SERVITO - ОБЕД НА СТОЛЕ

«Il pranzo è servito» «Обед на столе» - © Carlo Spera. Tutti i diritti riservati
Ucraina, città evacuata di Pripjat’, cucine in un asilo

... continuo a muovermi all’interno dell’asilo nido e a fotografare giocattoli impolverati e maschere antigas cercando di congelare questi oggetti in uno scatto e fissarli in una pellicola. Al pari degli antichi egizi che imbalsamavano i corpi, fotografo nel tentativo di soddisfare uno dei bisogni fondamentali della psicologia umana, la difesa contro il tempo. Catturo immagini, in fondo vorrei soltanto sottrarre alla corruzione del tempo ciò che fotografo. Ma a differenza degli egiziani la mia religione non fa dipendere la sopravvivenza dalla perennità materiale delle cose. Io non riesco a strapparle, come loro, al flusso della durata e pertanto non posso ricondurle alla vita. Non posso neanche salvare le apparenze. Nel momento dello scatto è come se aggravassi la loro situazione, complice anch’io del loro deterioramento.
Carlo Spera


Украина, эвакуированный город Припяти, кухни в одном детском саду

... продолжаю двигаться внутри территории детского сада и фотографировать запылённые игрушки и противогазы, стараясь запечатлевать эти предметы одним щелчком и фиксировать на плёнке. Так же, как древние египтяне, мумифицировавшие тела, я фотографирую в попытке удовлетворить одну из основных потребностей человеческой психологии – защиту против времени. Ловлю изображения, но в конце концов мне бы только хотелось спасти от разложения временем то, что фотографирую. Но, в отличие от египтян, для моей религии выживание не зависит от материальной долговечности вещей. Я не могу, как они, вырвать их, из потока вечности, и соответственно я не могу их снова возродить к жизни. Я не могу даже соблюсти внешние приличия. Как будто я, в мгновение щелчка, обострил их обстановку, сам сообщник их изнашивания.

Карло Спера




Autore: Carlo Spera
Tratto da: “Viaggio al termine della notte. 20 anni dopo l'esplosione della centrale di Cernobyl”
Casa editrice: ViediMezzo
Data: 2006
Traduzione: S.F.

Автор: Карло Спера
Из: “Путешествие на край ночи. 20 лет после взрыва на ЧАЭС”
Издательство: ViediMezzo (Италия)
Дата: 2006 г.
Перевод: С.Ф.


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