Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/05/16

ZONA – POLIGONO - ЗОНА – ПОЛИГОН

Canzone: «Zona - poligono»
Autori: Vladimir Šovkošitnyj, Vasilij Rozumnyj
Dal film: «La soglia» (Urss, 1988)
Traduzione: S.F.

Песня: «Зона - полигон»
Авторы: Владимир Шовкошитный, Василий Розумный
Из фильма: «Порог»  (СССР, 1988)
Перевод: С.Ф.
 



ZONA – POLIGONO

È arato il limite
Sul confine d’acciaio.
Al vento tremano appena
Gli aghi pungenti.
Zona, zona – poligono,
Dov’è la mia città rastrellata?
Un richiamo d’altri tempi –
Erbe di rugiada.

Dove sei, dove sei mia quiete?
Il cuore fa così male.
La mia città spopolata
Giace orfana.
Nella confusione della nostra vita
Non ci mette ordine manco il diavolo.
La nostra città incanutita
Ci chiama a casa.

Soltanto questa non è rugiada
Ma una lacrima di quella terra natia.
Sopra i campi i cieli
Sono bianco-neri.
Eh tu, sorte-destino,
Grano non sbozzato,
Si accasciano le spighe
Troppo mature.

Dove sei, dove sei mia quiete?
Il cuore fa così male.
La mia città spopolata
Giace orfana.
Nel casino della nostra vita
Non ci mette ordine manco il diavolo.
La nostra città incanutita
Ci chiama a casa.

ЗОНА – ПОЛИГОН

Вспахана межа
У стального рубежа
На ветру едва дрожат
Иглы острые.
Зона, зона – полигон,
Где мой город огребён?
Перезвон иных времён –
Травы росные.

Где ты, где ты мой покой?
Сердце так болит.
Опустевший город мой
Сиротой стоит.
В нашей жизни ералаш
Чёрт не разберёт.
Поседевший город наш
Нас домой зовёт.

Только это не роса,
Той земли родной слеза.
Над полями небеса
Черно-белые.
Ах ты долюшка-судьба
Неотёсана крупа,
Осыпаются хлеба
Переспелые.

Где ты, где ты мой покой?
Сердце так болит.
Опустевший город мой
Сиротой стоит.
В нашей жизни ералаш
Чёрт не разберёт.
Поседевший город наш
Нас домой зовёт.

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