Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/05/16

SVETLANA ALEKSEVIC: LA CENTRALE NUCLEARE DI OSTRAVETS È “UN CRIMINE”





Il premio Nobel bielorusso, Svetlana Alekesevic, nel corso di una conferenza svoltasi durante la sua visita in Lituania, il 29 aprile scorso, ha detto che la decisione del governo Lukashenko di costruire una centrale atomica ad Ostrovets, nella regione di Grodno, è paragonabile ad un crimine.
“Credo sia un crimine… un crimine… il che significa che non abbiamo capito nulla dal disastro di Chernobyl e non abbiamo tratto alcuna conclusione da esso.
Le persone non si sono rese conto della portata della catastrofe nucleare che hanno subito, in quanto il crollo dell’Unione Sovietica ha attirato l’attenzione del popolo su altri problemi: la perdita di posti di lavoro, il collasso del sistema sociale ed economico”; ha detto.

Secondo lei, la decisione della realizzazione di una centrale nucleare è stata presa da una sola persona: il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
“In un paese autoritario, tutte le decisioni sono prese da una sola persona. E’ stato lui che deciso di costruire un impianto atomico e la nostra società è troppo “paralizzata” per poter controbattere a tutto cio”;  ha continuato.

La Lituania si sta opponendo ardentemente alla costruzione della centrale ad Ostrovets, sul confine tra i due paesi ed a circa 50 chilometri da Vilnius.

Il parere dei funzionari lituani è che la Belarus non avrebbe adottato misure di sicurezza adeguate a questo tipo di progetto. Minsk ribatte che il tutto è stato fatto utilizzando “elevati standard”.


Data: 04.05.2016
Fonte: www.progettohumus.it
Fonte originale: www. www.baltictimes.com

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