Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/05/16

L’EMIVITA DELLA MEMORIA. A NOVOZYBKOV NON HANNO FATTO SVOLGERE IL MEETING PER IL 30° ANNIVERSARIO DI CERNOBYL




Il 25° anniversario di Cernobyl a Novozybkov. Foto: K. Popov.
Giusto 30 anni fa ebbe luogo la più grande catastrofe tecnologica del nostro tempo, l’incidente nucleare di Cernobyl. Per Novozybkov, venutasi a trovare nella Zona di trasferimento, la data del 26 aprile è diventata una delle più significative. Ogni anno in quel giorno nella piazza centrale si è sempre tenuto il tradizionale meeting dedicato all’anniversario di Cernobyl. Ogni anno, tranne questo, l’anno del 30° anniversario!...

Il trentennale dal momento dell’avaria è significativo non solo per la data, ma anche per la circostanza che proprio 30 anni costituiscono il periodo di emivita del cesio-137, a causa del quale per la maggior parte sono rimaste contaminate le nostre terre. Le leggi della fisica dicono che in 30 anni decade la metà di tutto il cesio-137, nei seguenti 30 anni la metà di quello che è rimasto, e così via. In tal modo 60 anni dopo la catastrofe di Cernobyl risulterà non decaduto il 25% delle sostanze radioattive, dopo 90 anni il 12,5%, mentre un completo decadimento non avverrà mai...

È significativo che alcuni mesi prima della fatidica data il Governo della Federazione russa abbia ridotto lo status di Cernobyl di tutta una serie di centri abitati: Novozybkov è passata dalla Zona di trasferimento alla Zona con diritto al trasferimento. Si è verificata non solo l’emivita del cesio-137, ma anche “l’emivita” delle compensazioni in denaro per chi è residente e lavora nei territori contaminati, che infatti si sono precisamente dimezzate.

Il 30° anniversario di Cernobyl verrà ricordato dagli abitanti di Novozybkov anche per il fatto che di esso, in un certo senso, ce ne si è dimenticati (“l’emivita” della memoria?). Non ci si era dimenticati del 28°, non ci si era dimenticati del 29°, ma del 30 ce ne si è dimenticati: il meeting che tutti gli anni si teneva nella piazza centrale il 26 aprile nel 2016 è stato annullato, sebbene rientrasse nel programma iniziale delle iniziative previste. E il meeting del giubileo sarebbe potuto essere diverso dai precedenti, con le scene teatrali e gli spettatori immobili. I cittadini attivi, venuti allo scoperto in città in seguito all’esclusione di Novozybkov dalla Zona di trasferimento, avevano in programma di partecipare al meeting del 26 aprile e di esprimere apertamente il loro punto di vista sui problemi “cernobyliani”.

I tentativi di alcuni giornalisti di ottenere qualche commento da parte delle autorità cittadine riguardo all’annullamento del meeting non sono stati coronati da successo. E la solenne manifestazione dedicata al trentennale di Cernobyl si è tenuta in maniera molto modesta sotto il tetto della Casa della cultura, quasi di nascosto da occhi esterni...

Data: 26.04.2016
Fonte: www.novozybkov.ru
Traduzione: S.F.

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