Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

17/05/16

LE RADIAZIONI INVISIBILI




Come in Russia fecero passare sotto silenzio l’incidente alla centrale di Cernobyl


Il giornalista Roman Popkov ha raccolto testimonianze su come nella regione di Brjansk ai tempi sovietici nascosero alla popolazione le informazioni sulla pericolosità delle conseguenze della catastrofe.

La regione di Brjansk della Russia, come quelle di Gomel’ della Bielorussia e di Kiev dell’Ucraina, rientra nel territorio più colpito dalle conseguenze di Cernobyl. Com’è noto, la dirigenza dell’URSS nelle prime due settimane dopo l’incidente tentò di nascondere la portata della sciagura. E anche in seguito, nel maggio del 1986, i dati sulle conseguenze della catastrofe finivano sulla stampa con lentezza e mescolati con una gran quantità di disinformazione, imposta alle redazioni dall’alto. La politica della menzogna e del sottacere in modo particolarmente significativo riguardò la Repubblica socialista sovietica russa.

Durante la sua prima dichiarazione televisiva dedicata alla catastrofe di Cernobyl, Michail Gorbačëv menzionò l’Ucraina e la Bielorussia, ma non disse niente riguardo alla Russia. Secondo Jurij Lodkin (che nel 1986 era assistente del primo segretario del PCUS di Brjansk) anche in seguito la situazione russa della tragedia di Cernobyl è stata illuminata peggio che in Bielorussia e in Ucraina.


Data: 26.04.2016
Fonte: www.openrussia.org
Traduzione: S.F.

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