I
primi passi nello sviluppo delle tecnologie informatiche Radimiči li intraprese
nel 1993. Allora erano ben poche le persone a Novozybkov che potevano
permettersi di avere in casa un computer e l’accesso a Internet. Con i computer
i giovani avevano a che fare solamente durante le lezioni d’informatica.
Pensando al proprio futuro, gli studenti di Radimiči compresero che qualsiasi
professione avessero poi scelto avrebbero comunque dovuto avere dimestichezza
con i computer. Allora provarono a ristrutturare vecchi computer che arrivavano
con gli aiuti umanitari dai paesi europei, assemblandone dei nuovi con i pezzi
di ricambio.
Attualmente
il club d’informatica «R@dimiči» dà l’opportunità agli scolari non solo di acquisire
le competenze per utilizzare il computer, ma anche di imparare a gestire
correttamente le informazioni, a pensare in modo creativo. Le lezioni al club
d’informatica si svolgono tre volte alla settimana in tre gruppi di 15 bambini.
I corsi vengono proposti a seconda della programmazione tematica elaborata
tenendo anche conto delle caratteristiche e dell’età dei ragazzi.
L’attività
informatica inoltre contribuisce alla socializzazione e all’integrazione tra i
coetanei degli adolescenti “problematici”. Ogni anno al club d’informatica
«R@dimiči» partecipano più di 100 scolari e studenti.
Un
ruolo importante per il club d’informatica «R@dimiči» è giocato dalla
collaborazione con gli altri club giovanili d’informatica della regione di
Brjansk fondati nell’ambito del progetto “Tecnologie d’informazione e
comunicazione per lo sviluppo nella regione di Brjansk” nel 2003-2005 con il
sostegno finanziario dell’ambasciata svizzera in Bielorussia. Grazie a questo
progetto oggi funzionano 11 club d’informatica in diverse città o villaggi
della regione di Brjansk a cui partecipano 300 ragazzi. Tutti i club sono uniti
da un unico obiettivo: contribuire a un costante sviluppo intellettuale e
sociale degli adolescenti e dei giovani. In seguito alla formazione informatica
loro hanno infatti più chance di poter accedere agli istituti universitari e,
successivamente, di trovare un buon lavoro.
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