L’organizzazione
pubblica regionale «Radimiči – per i bambini di Cernobyl» venne creata a
Novozybkov (regione di Brjansk) nella seconda metà degli anni Ottanta, gli anni
della perestrojka. La denominazione
“Radimiči” deriva dal nome di una delle stirpi slave che popolava i territori
contigui di Russia, Ucraina e Bielorussia tra il VI e il XII secolo. Proprio
qui, nella parte russa di questa zona di confine, è situata la città di
Novozybkov. Il motivo immediato per cui venne creata l’organizzazione erano i
problemi socio-economici seguiti alla catastrofe alla centrale nucleare di
Cernobyl.
I
primi volontari di Radimiči furono gli studenti dell’istituto pedagogico di
Novozybkov (ora college professionale pedagogico). Nella sua prima fase
l’organizzazione era conosciuta come club studentesco “Radimiči”. Essa venne
fondata dall’insegnante di storia Pavel Ivanovič Vdovičenko. Gli studenti si
occupavano di etnografia regionale, di assistenza ai veterani del lavoro
pedagogico, ai bambini delle scuole internato e degli orfanotrofi della regione
di Brjansk, attività che affiatarono il gruppo di giovani. Nel club si creò una
comunità di volontari i quali, oltre a dedicare parte del loro tempo libero per
aiutare i concittadini più deboli, insegnavano ai loro compagni più giovani i
segreti del lavoro volontario. Il club studentesco Radimiči fu una delle prime
organizzazioni pubbliche no profit della Russia a operare nell’interesse dei
“cernobyliani”. Di anno in anno l’attività dei volontari del club acquisiva un
carattere sempre più sistematico, in esso cominciarono a venire specialisti con
esperienza, i quali offrivano le loro prestazioni a livello volontario.
Una
tappa importante per Radimiči fu il 1992, anno in cui gli studenti cominciarono
a collaborare attivamente con l’associazione tedesca Pro-Ost di Solingen e i
loro programmi ad acquisire un carattere a lungo termine. In quello stesso anno
il club studentesco “Radimiči” venne registrato ufficialmente come organizzazione
pubblica regionale «Radimiči – per i bambini di Cernobyl» operante
nell’interesse dei bambini e dei giovani. La squadra russo-tedesca di volontari
elaborò con sforzi congiunti gli obiettivi e le vie concrete per la loro realizzazione,
partecipò a molti bandi internazionali per le associazioni no profit. Questo fu
necessario per raccogliere i fondi per realizzare dei progetti sociali
internazionali indirizzati alla riabilitazione della popolazione dei territori
contaminati della regione di Brjansk. Il lavoro a fianco dei partner stranieri
insegnò la precisione nella programmazione e il rispetto degli impegni nel
compimento dei piani. Lo slogan russo-tedesco era: «I fatti prima delle parole».
In
questo lungo periodo di tempo (20 anni di lavoro attivo) i volontari di
Radimiči si sono messi in gioco su molti fronti: hanno aiutato le persone
anziane nei villaggi della “zona di trasferimento”, ripulito sorgenti e rive
dei fiumi, raccolto decine di migliaia di libri per le biblioteche rurali,
insegnato ai bambini con capacità fisiche e mentali limitate, distribuito aiuti
umanitari a enti sanitari, asili e scuole, assistito i ragazzi delle ultime
classi nell’accesso agli istituti universitari ecc.
Tramite
la partecipazione diretta di Radimiči hanno aperto filiali a Novozybkov
l’Università tecnica statale di Brjansk e l’Accademia umanistica moderna, e
inoltre è stata fondata l’Associazione internazionale degli istituti
universitari slavi.
Produttivi
e fondamentali sono stati gli anni Novanta, durante i quali praticamente ogni anno
a Radimiči veniva alla luce un nuovo progetto, parte dei quali in seguito sono
cresciuti fino a diventare programmi stabili e continuativi. L’organizzazione
dei progetti e la loro realizzazione esigevano da parte di Radimiči un lungo e
meticoloso lavoro e un sempre più elevato livello professionale. Per questo la
formazione, lo scambio di nozioni e d’esperienza sono diventati un indirizzo
fondamentale nell’operato dei volontari di Radimiči. L’obiettivo della loro
formazione era quello di prepararli alla gestione autonoma delle attività nei
progetti sociali. Gli studenti e gli insegnanti studiarono le specificità del
lavoro con i bambini con capacità limitate, facendo proprie metodologie di
lavoro sia russe che europee in questo campo.
Ogni
anno alle attività di Radimiči, indipendentemente dagli obiettivi dei progetti,
hanno preso parte dai 100 ai 250 volontari. Parte di essi hanno partecipato
solamente ad alcune singole iniziative, altri si sono legati all’organizzazione
per un periodo di tre-cinque anni. Altri ancora, dopo aver attraversato la
tappa dell’attività di volontariato nell’organizzazione, sono diventati
collaboratori stabili di Radimiči. Questo nucleo di specialisti è andato formando
una squadra di professionisti all’interno dell’associazione.
Attualmente
all’attivo dell’organizzazione vi sono più di una decina di programmi internazionali,
interregionali e regionali rivolti a bambini, adolescenti e ragazzi, i quali
vengono realizzati con il supporto di organizzazioni partner, fondazioni russe
ed estere, strutture commerciali.
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