Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

24/04/12

L’UCRAINA VUOLE “RIDARE VITA” ALLA ZONA DI CERNOBYL


Il primo ministro dell’Ucraina Nikolaj Azarov ritiene possibile iniziare un processo di ripristino e riabilitazione dei territori della zona di Cernobyl colpiti dalle radiazioni. 

«Ci sono tutti i presupposti per infondere la vita nei territori, nelle città e nei centri abitati spopolati e senza vita. Si tratta di posti di lavoro, di introiti aggiuntivi per il nostro bilancio e per il nostro paese» – ha dichiarato ai giornalisti il 23 aprile a Kiev durante una visita al Centro di medicina radiologica. 

Il capo del governo ha fatto notare come dei 2.500 centri abitati nella zona di Cernobyl con un livello elevato di radiazioni oggi ne siano rimasti soltanto 31. 

Data: 23.04.2012
Fonte: www.polemika.com.ua
Traduzione: S.F.

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