All’inizio
degli anni Novanta gli studiosi di genetica giunsero alla conclusione che le conseguenze
della catastrofe di Cernobyl influirono fortemente sulle funzioni riproduttive
degli abitanti dei territori contaminati dai radionuclidi. Venne stabilito che
l’irradiamento ionizzante può causare l’alterazione delle funzioni di tutti i
tessuti e gli organi del corpo umano. A ritmi intensi è cominciato a crescere
il numero dei neonati con anomalie fisiche congenite, difetti dell’intelletto,
malattie croniche, tra cui la paralisi cerebrale infantile, patologia causata
dalla lesione dell’encefalo e caratterizzata da disfunzioni motorie: paralisi,
debolezza dei muscoli, disturbo della coordinazione, movimenti involontari. I
bambini con gravi disturbi motori e mentali necessitano di una lunga terapia
medicamentosa, a volte anche chirurgica, le quali non sempre sono efficaci o
possono danneggiare irrimediabilmente altri organi interni. Dopo aver valutato
la globalità del problema, Radimiči insieme ad alcuni medici pediatrici di
Novozybkov (volontari dell’organizzazione) giunsero alla conclusione che era
necessario cercare nuovi metodi di terapia che potessero consentire quanto più
possibile di correggere le alterazioni nella salute dei bambini. Tanto che nel
1993 fu aperto il Gabinetto di riabilitazione e terapia ricostitutiva per i
bambini con paralisi cerebrale, nel quale gli specialisti cominciarono ad
applicare metodi di cura unici:
- metodo di Vojta;
- ginnastica
neurofisiologica propriocettiva (PNF);
- terapia Bobat;
- massaggio
riflessologico;
- tecniche osteopatiche.
Attualmente
si effettuano cure ambulatoriali di bambini su indicazione degli specialisti
dei policlinici cittadini e regionali, dell’Ospedale clinico pediatrico russo
di Mosca, del Centro scientifico di ricerca di Pediatria e Chirurgia infantile
di Mosca. La durata delle cure dipende dal carattere della patologia, dal
livello di lesione del sistema nervoso centrale e dalle capacità di riserva
dell’organismo. Ogni anno qui fanno riabilitazione 350-450 bambini, tra cui
un’ottantina con paralisi cerebrale, ai quali dopo la terapia viene stabilita
una diagnosi di rigenerazione parziale o completa.
I
risultati del Gabinetto di riabilitazione sono riconosciuti in Russia e
all’estero.
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