Durante un incontro del 23 aprile con le autorità di Nikolaev (Ucraina), il presidente della sezione locale di “Sojuz Cernobylja” Rubik Simonjan ha raccontato dei problemi dei cernobyliani che l’amministrazione dovrebbe risolvere:
Si tratta prima di tutto dell’assistenza medica e dei soggiorni di risanamento. Poiché i problemi di salute anno dopo anno si acutizzano per tale categoria di cittadini, questa rimarrà sempre una questione attuale da affrontare. Di pari passo, ha sottolineato Rubik Chačaturovič, è indispensabile risolvere anche il problema di una equa assegnazione dei benefici: ora accade infatti che per le stesse medicine un liquidatore, per esempio, riceva 1.000 grivne e un altro nemmeno un copeco. Il presidente di “Sojuz Cernobyl” ha accolto positivamente l’introduzione dei voucher al posto dei buoni di soggiorno, così che i cernobyliani possano scegliere da soli il profilo del sanatorio nel quale andare a trascorrere le cure.
In secondo luogo, i liquidatori di Cernobyl invalidi sono già alcuni anni che non ottengono mezzi di trasporto speciali e al momento non si sa quando potranno averli a disposizione.
In terzo luogo, e cosa più importante, il ricalcolo delle pensioni per i cernobyliani. Oggi questo processo è frenato anche dal fatto che passati 26 anni dal giorno dell’incidente è molto complicato confermare tutti gli attestati. Ad esempio, il Fondo pensionistico della regione di Nikolaev, su 180 liquidatori per i quali è in corso il riconteggio delle pensioni, ha potuto ottenere la conferma dei documenti necessari soltanto per 46 liquidatori.
Data: 23.04.2012
Fonte: www.nikvesti.com
Traduzione: S.F.
Nessun commento:
Posta un commento