In occasione del 26° anniversario della catastrofe, al ministero degli Interni (MVD) è stato organizzato un incontro con un liquidatore di Cernobyl, il maggiore dell’FSB in pensione Andrej Mitenkov, capo dello stato maggiore del reparto d’esplorazione e disinfestazione radioattiva del MVD a Cernobyl’ e Pripjat’ da luglio 1986 a marzo 1987, membro di “Sojuz Cernobylja”. […]
Andrej Mitenkov ha raccontato in modo particolareggiato degli avvenimenti che ebbero luogo tra il 1986 e il 1987. Allora lui con la sua squadra di perlustrazione radioattiva si trovava proprio nell’epicentro dell’incidente, in quei primi e più pericolosi dieci metri della zona d’interdizione dove ci fu l’esplosione. Nella squadra di Andrej erano in 53, e grazie al suo grande bagaglio d’esperienza e al suo buon senso gli riuscì di preservare la vita di ciascuno di loro con le minori conseguenze possibili per la salute.
Andrej ha condiviso anche le sue impressioni di quando vide le terribili conseguenze dell’esplosione: chilometri di bosco diventato giallo in un batter d’occhio, case distrutte, la città deserta, gente che moriva per le dosi mortali di radiazioni, gli operai che lottavano per liquidare le conseguenze dell’incidente.
I principi fondamentali di sopravvivenza nella squadra di Andrej erano: «Difesa del tempo e difesa della distanza». […]
Data: 19.04.2012
Fonte: www.mvd.ru
Traduzione: S.F.
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