Sono molto felice di aver
partecipato a questo campo ambientale in Italia. Quest’esperienza mi ha portato
molte nuove conoscenze ed emozioni. E questo periodo della mia vita non me lo
dimenticherò mai.
Inizialmente è stato difficile
adattarsi al ritmo attivo del campo, ma col tempo mi sono adattata. È stato perfino difficile
orientarmi e capire che cosa volessero dire. Ma grazie al fatto di aver
imparato alcune parole italiane tutto è poi andato piuttosto bene.
Abbiamo trascorso il tempo
benissimo, visitando diverse città, parchi naturali, il museo dell’ambiente, le
isole. Ho inoltre assaggiato dei piatti buonissimi che non avevo mai provato.
Due settimane sono volate via molto in fretta.
Questo viaggio mi ha permesso di
vedere l’Italia in tutta la sua bellezza. Ma a parte il riposo e le passeggiate
non bisogna dimenticare che siamo venuti per uno stage ambientale. Durante la
mia permanenza in Italia sono venuta a sapere tante cose nuove. In particolare:
come differenziare correttamente la spazzatura, a cosa serve la raccolta
differenziata, perché i rifiuti vengono riciclati. Inoltre ho preso coscienza
dei problemi globali che ci sono nel mondo. E anche del fatto che bisogna
economizzare l’acqua, il gas e l’elettricità, mangiare tutto il cibo prima che
vada a male o scada.
Descrivere a parole tutto quello
che abbiamo visto e fatto è impossibile. Spero una volta tornata nella mia
città di riuscire a trasmettere la mia personale esperienza che ho fatto
durante questo campo ambientale in Italia ad amici e conoscenti.
Elizaveta Kamoza, 15 anni
(volontaria del club ecologico "Sozvezdie" di Klincy,
partecipante al campo "Ambiente e Integrazione" di Legambiente Il
brutto anatroccolo con il contributo dell'Otto Per Mille della Chiesa Valdese)
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