Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/10/18

NUCLEARE, ANCI CHIEDE AL GOVERNO LA PUBBLICAZIONE DELLA CNAPI

Nucleare, Anci chiede al governo la pubblicazione della Cnapi

Una fase del decommissioning nucleare (Sogin) 
“Accelerare sulla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale (Cnapi, ndr), indipendentemente dal Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, così da consentire ad Anci, governo e alla Sogin di avviare una serie di incontri formativi per preparare la popolazione al percorso partecipativo necessario all’individuazione del sito per il Deposito nazionale dei residui nucleari”. È questa la principale richiesta avanzata per l’Anci da Roberta Battaglia, sindaca di Caorso e coordinatrice della Consulta dei comuni sedi di impianti nucleari, durante un’audizione presso la commissione Industria del Senato sul tema della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari sul territorio nazionale.

“Chiediamo con forza la pubblicazione della Carta e l’apertura del dibattito sulla localizzazione del deposito – ha sottolineato Roberta Battaglia – tanto più che l’iter per la sua realizzazione richiederà molti anni. I cittadini, specie quelli vicini agli attuali siti temporanei, sono preoccupati e temono di trovarsi davanti a soluzioni di lunga permanenza”. C’è poi il problema delle scorie nucleari trattate all’estero: “Per queste sostanze vanno subito individuate soluzioni alternative per evitare che, in attesa del Deposito nazionale, tornino nei siti di loro originaria provenienza”, ha spiegato Battaglia.


Data: 19.09.2018
Fonte: www.wired.it

 

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