Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/10/18

UN’ESTATE DA VOLONTARIO SULLA RIVA DEL MEDITERRANEO - MICHAIL IVANOV


Campo di volontariato internazionale a San Rossore (Pi)
8-22 luglio 2018

Il campo si è svolto nello splendido parco di San Rossore, che si trova a circa 4-5 chilometri da Pisa, la più pittoresca città italiana che ho visto. Noi soggiornavamo al primo piano di una grande villa a due piani. C’era la stanza dei maschi, piuttosto grande, e la stanza delle femmine, una cucina, una sala da pranzo e due bagni con doccia. L’acqua era fredda, ma la cosa non era certo un problema, al contrario, visto che faceva piuttosto caldo, e in particolare per me, poco abituato alla forte calura estiva, era un vero piacere, soprattutto dopo una giornata di lavoro, fare una doccia fredda. Era un vero sollievo.

Al mattino, tranne il sabato e la domenica, i due di corvée in cucina si svegliavano alle 6.50 del mattino e preparavano la colazione per tutti. Gli altri si svegliavano intorno alle 7.20. Ci si metteva in ordine dopo il sonno, si faceva colazione e intorno alle 8.00 si andava a lavorare.

Il nostro lavoro si svolgeva nel territorio dell’enorme parco naturale di San Rossore, nel quale si trova una gran varietà di flora e fauna. Ci sono moltissimi animali come cinghiali, volpi, cervi, ricci ecc. Osservarli era molto interessante e divertente. La nostra squadra di volontari doveva aiutare questo parco naturale. Lottavamo con delle piante invasive che si chiamano Ailanto. Esse si diffondono molto rapidamente e uno di questi alberelli può dare fino a 3.000 semi a stagione. Tale velocità di moltiplicazione e crescita rappresenta una grossa minaccia per la flora del parco. Ci occupavamo inoltre della raccolta di piccoli filtri di plastica che il mare getta sulla riva. La raccolta di questi filtri dimostra come i locali impianti di depurazione delle acque gettino i filtri nell’ambiente, cosa che danneggia l’ecosistema locale. Oltre a questo ci adoperavamo per proteggere una specie di muschio antico che cresce nel territorio del parco. Questo muschio ha più di 2.000 anni. Per proteggerlo dal sole cocente abbiamo costruito una copertura speciale.

Nel campo eravamo in tutto 10 volontari e due camp-leader. Il gruppo dei ragazzi era OTTIMO. Persone eccezionali, buone, aperte, socievoli, pienamente positive. C’ero io dalla Russia, un ragazzo dalla Repubblica ceca, uno dal Belgio, due ragazzi dalla Serbia. Le ragazze erano una italiana, una messicana, una francese, una spagnola e una anche lei russa, come me.

Nei primi giorni ho fatto un po’ fatica a comunicare. Per capire traducevo le frasi complicate con l’aiuto di un vocabolario on line. Poi ho talmente preso l’abitudine a comunicare in inglese che alla fine della prima settimana non avevo assolutamente più bisogno del vocabolario. A migliorare il mio livello di inglese mi hanno aiutato gli altri volontari e i camp-leader.

Nel nostro campo c’erano due leader, Lorenzo ed Eleonora. A relazionarsi con loro eravamo molto a nostro agio, essendo persone sensibili, positive e allegre. Se qualcosa non era chiaro, cercavano di rispiegarlo, sceglievano le parole in modo che tutti potessero comprendere. Sono molto contento di averli conosciuti.

Ogni giorno al campo era speciale. I punti positivi erano tantissimi e non ho assolutamente notato niente di negativo. È stata la mia più bella estate che ricordo. Ho provato una quantità pazzesca di nuove emozioni e sensazioni.

Adesso vorrei proseguire il mio impegno prendendo parte alle iniziative ecologiche assieme ai volontari dell’organizzazione “Radimici”, sensibilizzare un gran numero di abitanti della mia città sul problema della spazzatura in città e nei boschi. Penso proprio che con gli altri volontari parteciperemo ai programmi mirati al mantenimento dell’ambiente pulito. Inoltre vorrei che s’introducesse nella mia città l’idea della raccolta differenziata.

Michail Ivanov (27 anni)

Nessun commento:

Posta un commento