Campo di volontariato
internazionale a San Rossore (Pi)
8-22 luglio 2018
Il campo si è svolto nello splendido parco di San
Rossore, che si trova a circa 4-5 chilometri da Pisa, la più pittoresca città
italiana che ho visto. Noi soggiornavamo al primo piano di una grande villa a
due piani. C’era la stanza dei maschi, piuttosto grande, e la stanza delle
femmine, una cucina, una sala da pranzo e due bagni con doccia. L’acqua era
fredda, ma la cosa non era certo un problema, al contrario, visto che faceva
piuttosto caldo, e in particolare per me, poco abituato alla forte calura estiva,
era un vero piacere, soprattutto dopo una giornata di lavoro, fare una doccia
fredda. Era un vero sollievo.
Al mattino, tranne il sabato e la domenica, i due di
corvée in cucina si svegliavano alle 6.50 del mattino e preparavano la
colazione per tutti. Gli altri si svegliavano intorno alle 7.20. Ci si metteva
in ordine dopo il sonno, si faceva colazione e intorno alle 8.00 si andava a
lavorare.
Il nostro lavoro si svolgeva nel territorio dell’enorme
parco naturale di San Rossore, nel quale si trova una gran varietà di flora e
fauna. Ci sono moltissimi animali come cinghiali, volpi, cervi, ricci ecc.
Osservarli era molto interessante e divertente. La nostra squadra di volontari
doveva aiutare questo parco naturale. Lottavamo con delle piante invasive che si
chiamano Ailanto. Esse si diffondono molto rapidamente e uno di questi
alberelli può dare fino a 3.000 semi a stagione. Tale velocità di
moltiplicazione e crescita rappresenta una grossa minaccia per la flora del
parco. Ci occupavamo inoltre della raccolta di piccoli filtri di plastica che
il mare getta sulla riva. La raccolta di questi filtri dimostra come i locali
impianti di depurazione delle acque gettino i filtri nell’ambiente, cosa che
danneggia l’ecosistema locale. Oltre a questo ci adoperavamo per proteggere una
specie di muschio antico che cresce nel territorio del parco. Questo muschio ha
più di 2.000 anni. Per proteggerlo dal sole cocente abbiamo costruito una
copertura speciale.
Nel campo eravamo in tutto 10 volontari e due
camp-leader. Il gruppo dei ragazzi era OTTIMO. Persone eccezionali, buone,
aperte, socievoli, pienamente positive. C’ero io dalla Russia, un ragazzo dalla
Repubblica ceca, uno dal Belgio, due ragazzi dalla Serbia. Le ragazze erano una
italiana, una messicana, una francese, una spagnola e una anche lei russa, come
me.
Nei primi giorni ho fatto un po’ fatica a comunicare. Per
capire traducevo le frasi complicate con l’aiuto di un vocabolario on line. Poi
ho talmente preso l’abitudine a comunicare in inglese che alla fine della prima
settimana non avevo assolutamente più bisogno del vocabolario. A migliorare il
mio livello di inglese mi hanno aiutato gli altri volontari e i camp-leader.
Nel nostro campo c’erano due leader, Lorenzo ed Eleonora.
A relazionarsi con loro eravamo molto a nostro agio, essendo persone sensibili,
positive e allegre. Se qualcosa non era chiaro, cercavano di rispiegarlo,
sceglievano le parole in modo che tutti potessero comprendere. Sono molto contento
di averli conosciuti.
Ogni giorno al campo era speciale. I punti positivi erano
tantissimi e non ho assolutamente notato niente di negativo. È stata la mia più
bella estate che ricordo. Ho provato una quantità pazzesca di nuove emozioni e
sensazioni.
Adesso vorrei proseguire il mio impegno prendendo parte
alle iniziative ecologiche assieme ai volontari dell’organizzazione “Radimici”,
sensibilizzare un gran numero di abitanti della mia città sul problema della
spazzatura in città e nei boschi. Penso proprio che con gli altri volontari parteciperemo
ai programmi mirati al mantenimento dell’ambiente pulito. Inoltre vorrei che
s’introducesse nella mia città l’idea della raccolta differenziata.
Michail Ivanov (27 anni)
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