Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/10/18

CENTRALE SOLARE A CHERNOBYL: E’ TUTTO ORO CIÒ CHE LUCCICA?

Centrale solare a Chernobyl: E’ tutto oro ciò che luccica?

Il comunicato di Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in cammino, sulla centrale a energia solare costruita di fronte all’impianto nucleare di Chernobyl


La tecnologia solare sacrificata sull’altare del nucleare. E’ tutto oro quello che luccica?

Come un mantra, le notizie della rinascita di Chernobyl, grazie ad un impianto  funzionante ad energia solare (http://www.eastjournal.net/archives/92514), hanno fatto il giro del mondo. Soddisfazioni, applausi, entusiasmo.

Come si può contestare l’energia solare? Tutta l’attenzione viene incanalata su un messaggio positivo…e cosa c’è di più positivo dell’energia solare, dell’energia naturale?
Anche quegli irriducibili ambientalisti ora non avranno più niente da ridire: finalmente quel tanto sbandierato sole che ride nelle loro bandiere, slogan e manifesti, finalmente ride davvero!

Ma è semplicemente così?
A nessuno è venuto in mente che l’infido messaggio sotteso è quello della sicurezza del nucleare, ovvero il nucleare non deve fare più paura? E per dimostrarlo, cosa di più convincente che costruire un impianto ad energia solare proprio vicino alla centrale di Chernobyl, che – per simbologia – ne ha rappresentato il fallimento? Finora, ma adesso non più!

Passa così in secondo piano  la pericolosità presente proprio in quella zona e causata, soprattutto d’estate, dai vari incendi  che rimettono in giro i radionuclidi e creano un fallout che si diffonde in tutta Europa; passa in secondo piano l’ “eternità” del nucleare (200.000 anni perché finisca la pericolosità dei radionuclidi rilasciati dall’incidente); passa in secondo piano la sicurezza per l’uomo (l’effetto delle basse dosi).


Leggi tutto...

Data: 12.10.2018
Fonte: www.mondoincammino.org

Nessun commento:

Posta un commento