Novokemp, 3° turno 2018 (24 luglio - 13 agosto)
Sono stata a Novokemp al terzo turno estivo,
ovvero dal 24 luglio al 13 agosto. Per
me è stata la prima volta a Novokemp, ma dei miei amici italiani già c’erano
stati negli anni passati e me ne avevano sempre parlato molto bene. Ho potuto
verificare con i miei stessi occhi che in effetti avevano proprio ragione,
Novokemp è un’esperienza unica ed indimenticabile. Il compito di noi volontari
italiani era quello di aiutare gli animatori ed organizzatori russi nello
svolgimento delle attività all’interno del campo. Ogni giorno si facevano
giochi di gruppo per tutti i bambini, ed era sempre una gioia vedere come tutti
venissero coinvolti e partecipassero con entusiasmo.
Un altro compito affidato a noi ragazzi italiani
era il kružok, ovvero un’attività, di
cui noi eravamo gli ideatori ed i responsabili, da proporre ai bambini. Nel mio
caso avevo deciso di tenere un kružok
della lingua italiana: la mattina chi voleva veniva nella mia postazione e, per
un paio d’ore, si imparava l’italiano. Ad essere sinceri, alle mie lezioni di
italiano solitamente venivano pochi bambini, ma è un fatto più che comprensibile...
Chi ha voglia d’estate, finita la scuola, di rimettersi dietro i banchi ad
ascoltare una maestra? Tuttavia, nonostante la poca affluenza al mio corso di
italiano, la soddisfazione più grande ricevuta da questo kružok è stata Ksjuša, una ragazzina di 14 anni: Ksjuša non si perdeva
mai un appuntamento con l’italiano, nel giro di tre settimane riusciva già a
dire qualche frase semplice e a capire quello che le dicevo. Forse sembrerà una
cosa piccola e insignificante, ma questo è uno dei fatti più belli accaduti a
Novokemp e mi porterò sempre nel cuore il ricordo delle lezioni di italiano con
questa ragazzina. Perché in fondo Novkemp per me è stato questo, ovvero una
scoperta: ho capito che nella vita vorrei insegnare, ho capito di amare ancora
di più la Russia, ho scoperto che mi piace molto lavorare con i bambini e ho
riscoperto il piacere della semplicità. Novokemp è scoprire meglio se stessi
imparando dagli altri, dagli adulti russi, ma soprattutto dai bambini.
Un altro fattore che mi ha molto stupito, infatti,
è stata l’educazione dei bambini. Tutti i ragazzini che frequentavano il campo
erano disciplinati, gentili, pieni di energie e molto rispettosi della figura
adulta. Sono rimasta molto impressionata dal loro atteggiamento nei confronti
degli animatori; tutti i bambini prestavano ascolto ai propri “capi” ed
eseguivano sempre gli ordini. Con noi volontari erano sempre buoni ed
affettuosi, lo sguardo pieno di interesse e curiosità per noi italiani sono un
altro caro ricordo che conserverò per sempre.
Non sarei, però, del tutto onesta se dicessi che
Novokemp è stato tutto rose e fiori. I minus ci sono stati, anche se comunque i
fattori positivi hanno sempre superato quelli negativi. Un grande punto a
sfavore del campo è la mensa: il cibo era veramente pessimo, la qualità scarsa,
e soprattutto i prodotti che venivano proposti alla mensa non erano variegati e
salutari per i bambini (e anche per noi adulti ovviamente!). Altro punto su cui
noi volontari italiani ci trovavamo unanimi nel criticare è la planërka, ovvero la quotidiana riunione
serale a cui eravamo tenuti a presiedere. Questa assemblea per animatori ed
organizzatori mi è sempre parsa abbastanza inutile, fine a se stessa e troppo
lunga... Ma i russi in fondo sono così, amano fare riunioni ufficiali, dilungarsi
nella preparazione di piani d’azione, discutere molto… anche se alla fine le
cose prendono sempre il proprio corso, con o senza la planërka.
Nel complesso posso solo confermare tutto quello
che i precedenti volontari italiani hanno raccontato di Novokemp. Le 8 ore di
treno, la mensa terribile, le punture di zanzare, il fatto di vivere in un
bosco dove i telefoni prendono male sono tutti piccoli prezzi da pagare per
l’esperienza magica ed indimenticabile che ti regala Novokemp. Novokemp è un
microsistema, un mini-mondo dove in sole tre settimane fai il pieno di energie,
parli russo ed impari cose nuove, un luogo dove nascono amicizie e dove non
vedi l’ora di tornarci l’estate successiva.
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